martedì 14 giugno 2011

REFERENDUM: affluenza dei Gardesani al 51,31%

Con una media del 51,31% i Gardesani hanno battuto la soglia del quorum (45.397 su 88.473 aventi diritto sulle sponde bresciane del lago), anche se la media è inferiore al dato della provincia bresciana e a quello nazionale. L'Alto Garda trova il comune con la più alta partecipazione al voto: Limone infatti sfiora il 65% dei votanti. Il dato più basso spetta a Manerba con il 42,42%. Le percentuali di Si si allineano invece al dato nazionale, intorno al 95%, su tutti e quattro i quesiti referendari.

Ma ecco nel dettaglio i comuni gardesani:


Bedizzole 54.85%
Calvagese 59.05%
Desenzano 50.91%
Gardone Riviera 50.99%
Limone 64.63%
Lonato 55.01%
Manerba del Garda 42.42%
Moniga 44.6%
Padenghe 47.91%
Polpenazze 49.95%
Pozzolengo 53.5%
Puegnago 50.82%
Salò 49.15%
San Felice del Benaco 53.28%
Sirmione 46.73%
Soiano 48.76%
Tignale 52.04%
Toscolano 55.72%
Tremosine 50.31%

mercoledì 13 aprile 2011

i quesiti in pillole

Acqua pubblica (entrambi i quesiti)
Le ultime norme riguardo la gestione della rete idrica espropriano gli enti locali della loro autonomia e responsabilità, li espongono al rischio di soccombere alla forza di monopoli privati retti da poche grandi aziende spesso del tutto estranee ai contesti territoriali in cui viene svolto il servizio. La privatizzazione porta ad un aumento delle tariffe e ad una diminuzione della qualità del servizio e degli investimenti nelle infrastrutture idriche. In America, patria del privato, l’acqua è pubblica e in Francia si sta ripubblicizzando la gestione del servizio. L’Europa non obbliga gli stati membri, ma lascia libertà.
Ai due quesiti referendari sull’acqua votiamo SI’.

Energia nucleare:
IL DIETRO FRONT DEL GOVERNO E' UNA BEFFA E NON CI METTE AL SICURO, RAGGIUNGERE IL QUORUM RIMANE LA PRIORITA'! Mentre l’energia rinnovabile ha un indotto da cui migliaia di famiglie avrebbero un guadagno perché darebbe lavoro a molti artigiani, l’energia nucleare darebbe profitti giganteschi solo a poche multinazionali. Non è forse la mancanza di lavoro il disagio più grande dei nostri giorni? Per non parlare poi dei costi di produzione: energia elettrica prodotta con carbone 0,07 euro/kWh; con olio combustibile 0,05 euro/kWh; con gas naturale 0,04 euro/kWh; con impianti mini-idro 0,04 euro/kWh, da fonte eolica 0,03-0,05 euro/kWh, nucleare 0,06-0,07 euro/kWh (da stima del MIT che tiene conto anche della gestione delle scorie). Inoltre per raffreddare una centrale nucleare media si consuma acqua, 1000 litri al secondo, fino a produrre un temporale ogni 4 giorni, se pensiamo al rischio idrogeologico del nostro territorio c’è da impallidire. Oggi restano del tutto irrisolti i problemi di impatto ambientale, di sicurezza della popolazione e di smaltimento delle scorie radioattive. Si passerà dalla dipendenza dalle fonti fossili alla dipendenza dall’uranio, che scarseggia e costa sempre di più. Conosciamo miniere di uranio in Italia? Saremo contenti di abitare in una regione in cui c’è una centrale nucleare o una cava per le scorie nucleari?       
Sì al sole, no al nucleare. Al referendum sul nucleare votiamo SI' . 

Legittimo impedimento
Consideriamo che questa legge un'offesa sia l’elettorato di destra, sia l’elettorato di sinistra, offende i cittadini che dovrebbero essere uguali di fronte alla legge. Di questa legge non si possono avvalere tutti i cittadini perché è fatta solo per chi occupa l’incarico di Presidente del Consiglio dei ministri e per i ministri. Mentre tutti noi siamo obbligati a presentarci davanti al giudice quando siamo convocati e possiamo mancare solo se siamo impediti dalla malattia, perché solo i ministri e il loro presidente possono dire che la loro agenda è piena e spostare a loro piacimento la convocazione? E ancora, la legge è valida per i processi in corso e solo per 18 mesi dalla sua entrata in vigore. Che stranezze!!!
Al referendum per abrogare la legge sul legittimo impedimento votiamo SI'.